mercoledì 22 ottobre 2008

I Cani degli egizi


I cani degli egizi

Il divino Anubi - reso in forma di canide nero, forse era uno sciacallo, una delle più importanti divinità egiziane, è passato alla storia come il nobile progenitore dell'attuale Cane dei Faraoni, venerato dagli egizi quattromila anni fa tanto che il ritratto di un cane elegante, dalle orecchie grandi e dalla forme ugualmente armoniose, è stato ritrovato all'interno delle piramidi. Nella grande necropoli ad ovest della piramide di Cheope nel 1935 è stato rinvenuto un cane pressochè identico al Cane dei Faraoni, imbalsamato e tumulato in un sarcofago fatto su misura. Anubi era la divinità funeraria, il guardiano fedele delle tombe e del sonno dei defunti che presiedeva ai riti dell'imbalsamazione, era anche il dispensatore della buona sorte: veniva rappresentato come un cane nelle sculture (Il dio Anubi: sacello dalla tomba di Tutankhamon 1330 a.c., Il Cairo, Museo Egizio) ed in pittura (Affresco, tomba del governatore Sennefer, 1410 a.c. Tebe) oppure, soprattutto in pittura, con il corpo umano ed il muso tipico del cane dei faraoni (Valle dei Re, Tomba di Thutmosi IV, 1390 a.c.). L’arte egiziana offre rappresentazioni di splendidi esemplari di terrier sui monumento funerari. La tomba attribuita ad un faraone vissuto 2330 anni a.c. presenta quattro cani: un volpinoide, un segugio, un levrieroide, un cane simile al Basenij.

Il dio Anubi: sacello dalla tomba di Tutankhamon 1330 a.c., Il Cairo, Museo Egizio

Affresco, tomba del governatore Sennefer, 1410 a.c. Tebe


Anubi: Valle dei Re, Tomba di Thutmosi IV, 1390 a.c.).

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