lunedì 13 luglio 2009

Rosa Bianca - Illustrazioni Roberto Innocenti



Rosa Bianca
La storia
In una piccola città tedesca piena di bandiere naziste e di slogan scritti sui muri, vive Rosa Bianca, una bambina come tante, che insieme agli altri guarda passare i carri armati e i camion pieni di uomini in divisa allegri e marziali. Ma dove vanno quei camion? Nessuno lo sa, anche se i pesanti automezzi continuano ad attraversare la città per mesi. Rosa Bianca è così colpita che segue, correndo, le tracce di un automezzo che tra le tante persone trasporta anche un bambino, che era riuscito a scappare, ma che è stato poi fatto risalire: vuole sapere dove porteranno quel bambino. A furia di correre si ritrova in aperta campagna e scopre un recinto di filo spinato oltre il quale si trovano squallide baracche e bambini scheletrici con abiti a strisce e una stella gialla sulla casacca. Un bambino le dice di aver fame e Rosa Bianca gli dà la sua merenda. Da quel giorno e per tutto l'inverno Rosa Bianca porta ai bambini tutto il cibo che riesce a trovare, mentre i convogli di soldati si fanno di nuovo frequenti, ma stavolta portano uomini stanchi e avviliti. La gente incomincia a fuggire dalla città, soldati feriti chiedono aiuto. Rosa Bianca corre nel bosco a vedere che cosa è successo, ma non trova più niente, nè le baracche, nè il filo spinato. Intanto compaiono dei soldati che sparano all'improvviso. La città è distrutta, la mamma di Rosa Bianca aspetterà invano la sua bambina, ma nel bosco a poco a poco gli alberi rimetteranno le foglie e i fiori torneranno a nascere.
Il libro
Questo libro, composto di venti splendide tavole e di un testo molto breve, è generalmente riservato alla letteratura per l'infanzia, anche se in realtà è adatto a tutte le età. Rosa Bianca è un testo per immagini, poetico e didattico nello stesso tempo. Ma soprattutto Innocenti mostra, senza però descrivere, ci fa capire la tragedia che si sta vivendo in Germania attraverso minuziosi dettagli senza però spiegare, ed è forse questo il suo pregio più grande. L'autore guarda il mondo con gli stessi occhi della protagonista: Rosa Bianca non sa perchè ci sono i soldati, non capisce la guerra se non attraverso ciò che vive lei stessa, il poco cibo, la gente sempre più triste, i bambini in mezzo a quelle baracche. Questo sguardo infantile è infondo lo stesso di un lettore-bambino che, guardando queste figure, vorrà sapere e avrà bisogno di un adulto che risponda alle sue domande. Ma l'orrore va affrontato e sconfitto e di questo i bambini sono forse più consapevoli degli adulti. Forse è proprio pensando a loro, alla loro forza e alla speranza che rappresentano, che Innocenti ci ha regalato l'ultima tavola del libro: il dolore non può essere cancellato, sarà sempre con noi, in noi, ma nulla potrà impedire che boschi e prati tornino verdi e che la pervinca fiorisca ancora per consolarci e per non farci dimenticare.




Illustrazioni Roberto Innocenti

film - Il Bambino con il pigiama a righe - The boy in the Striped Pajamas

Il bambino con il pigiama a righe
(The Boy in the Striped Pajamas)

Regia: Mark Herman
Sceneggiatura: Mark Herman
Attori: Asa Butterfield, Zac Mattoon O'Brien, David Thewlis, Vera Farmiga, Rupert Friend, Richard Johnson, Sheila Hancock, Jim Norton Ruoli ed Interpreti
Fotografia: Benoît Delhomme
Montaggio: Michael Ellis
Musiche: James Horner
Produzione: BBC Films, Heyday Films, Miramax Films
Distribuzione: Walt Disney Pictures
Paese: Gran Bretagna, USA 2008
Trama del film
Il bambino con il pigiama a righe: Bruno è un tranquillo ragazzo di otto anni figlio di un ufficiale nazista, la cui promozione porta la famiglia a trasferirsi dalla loro comoda casa di Berlino in un’area desolata in cui questo ragazzino solitario non trova nulla da fare e nessuno con cui giocare. Decisamente annoiato e spinto dalla curiosità, Bruno ignora le continue indicazioni della madre, che gli proibisce di esplorare il giardino posteriore e si dirige verso la ‘fattoria’ che ha visto nelle vicinanze. Lì, incontra Shmuel, un ragazzo della sua età che vive un’esistenza parallela e differente dall’altra parte del filo spinato. L’incontro di Bruno col ragazzo dal pigiama a strisce lo porta dall’innocenza a una consapevolezza maggiore del mondo degli adulti che li circonda, mentre gli incontri con Shmuel si trasformano in un’amicizia dalle conseguenze terribili.

il bambino con il pigiama a righe (pt.1)

il bambino con il pigiama a righe (pt.2)

il bambino con il pigiama a righe (pt.3)

il bambino con il pigiama a righe (pt.4)

il bambino con il pigiama a righe (pt.5)

il bambino con il pigiama a righe (pt.6)

il bambino con il pigiama a righe (pt.7)

il bambino con il pigiama a righe (pt.8)

venerdì 10 luglio 2009

Le Damigelle






Tutti gli insetti comunemente chiamati libellule appartengono all'ordine degli "odonati"che dal greco significa "mandibole dentate".Esistono due gruppi principali: gli Anisotteri, o vere libellule, e gli Zigotteri o "damigelle"Si distinguono da posate perché le vere libellule tengono le ali aperte e orizzontali mentre le damigelle le tengono verticali e chiuse sopra il corpo. Hanno entrambi un corpo allungato, occhi molto grandi, antenne corte e due paia di ali trasparenti,tutte si nutrono di insetti che catturano in aria.Sono legati biologicamente all'ambiente acquatico nelle cui vicinanze trascorrono la loro esistenza, le forme giovanili (ninfe) vivono infatti nell'acqua e sono ottimi predatori, cacciando prevalentemente insetti e girini. Quando le larve sono mature (il loro sviluppo può durare anche 5 anni) avviene la metamorfosi: la ninfa si arrampica fuori dall'acqua dove,in pochi giorni, svilupperà un insetto adulto. Le libellule possono battere le ali anche 20 volte al secondo,sono in grado di arrestarsi istantaneamente, librarsi immobili e volare all'indietro per brevi tratti

Le Libellule

Le libellule fanno parte del gruppo degli Anisotteri.

Le Damigelle

Le Damigelle sono variamente colorate, più piccole e numerose delle libellule hanno una linea più leggera, aggraziata e snella e un volo più lento,a riposo inoltre non tengono le ali in posizione orizzontale,ma piegate ed erette al di sopra del corpo.Fanno parte del gruppo degli Zigotteri.

mercoledì 8 luglio 2009

LA STORIA DI MICHAEL JAKSON "MOONWALKER"

Film - Coco avant Chanel



Coco avant Chanel
(Coco avant Chanel)
Regia: Anne Fontaine
Sceneggiatura: Anne Fontaine,
Christopher Hampton, Camille


Fontaine, Jacques Fieschi
Attori: Audrey Tautou, Benoît Poelvoorde,Alessandro Nivola, Marie Gillain, Emmanuelle Devos Fotografia:Christophe Beaucarne
Montaggio: Luc Barnier
Musiche: Alexandre Desplat
Produzione: Haut et Court – Ciné@, Warner Bros. Entertainement France, France 2 Cinéma
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Paese: Francia 2009
Genere: Biografico
Durata: 110 Min
Formato: Colore 35mm
Trama del film
Una piccola bambina della Francia centrale, messa in un orfanotrofio con sua sorella, e che aspetta invano ogni domenica che suo padre venga a riprenderla.Una cantante dalla voce troppo esile che affronta un pubblico di soldati ubriachi.Una sartina destinata a cucire degli orli nel retrobottega di un sarto di provincia.Un'aspirante cortigiana troppo magra, che trova rifugio dal suo protettore Etienne Balsan, in mezzo a una banda di festaioli.Un'innamorata che sa bene che non sarà ma "la donna di nessuno", neanche di Boy Capel, l'uomo che l'amava.Una ribelle alla quale le convenzioni dell'epoca impediscono di respirare, e che si veste con le camicie dei suoi amanti.E' la storia di Coco Chanel, che incarnò la donna moderna ancora prima di averla inventata.

Trailer Coco, de la rebeldía a la leyenda de Chanel

lunedì 6 luglio 2009

Marc Сhagall Passion / Strasty po Shagalu (Part 1)

Marc Сhagall Passion / Strasty po Shagalu (Part 2)

Marc Chagall, el amor tierno.

Marc Chagall

Marc Chagall (Vitebsk, 7 luglio 1887Saint-Paul de Vence, 28 marzo 1985) è stato un pittore bielorusso.
Il suo vero nome era Moishe Segal (משה סג"ל - Segal è un cognome levita, acronimo di סגן לוי Segan Levi, "assistente levita"); il suo nome russo era Mark Zakharovič Šagalov, abbreviato in Šagal (Шагал; Chagall, secondo la trascrizione francese).
Biografia Marc Chagall nasce in una famiglia di cultura e religione ebraica, a Vitebsk. È il maggiore di nove fratelli. Il padre, Khatskl (Zakhar) Chagall, era mercante di aringhe, sposato con Feige-Ite. Nelle opere dell'artista ritorna spesso il periodo dell'infanzia, felice nonostante la condizione di vita.
Iniziò a studiare pittura nel 1906 con il maestro Yehuda (Yudl) Pen, il solo pittore di Vitebsk, ma l'anno successivo si trasferì a San Pietroburgo. Qui frequentò le Belle Arti, con il maestro Nikolai Roerich, e conobbe artisti di ogni scuola e stile. Tra il 1908 e il 1910 studiò, invece, alla scuola Zvantseva con Leon Bakst.
Questo fu un periodo difficile per Chagall: gli ebrei potevano infatti vivere a San Pietroburgo solo con un permesso apposito e per breve tempo venne imprigionato. Rimase nella città fino al 1910, anche se di tanto in tanto tornava nel paese natale, dove, nel 1909 incontrò la sua futura moglie, Bella Rosenfeld conosciuta ai tempi in cui si accompagnava con il maestro Nikolai Roerich.
Una volta divenuto noto come artista, lasciò San Pietroburgo per stabilirsi a Parigi, per essere più vicino alla comunità artistica di Montparnasse, dove entrò in amicizia con Guillaume Apollinaire, Robert Delaunay, e Fernand Léger. Nel 1914 ritornò a Vitebsk e l'anno successivo si sposò con la fidanzata Bella. La prima guerra mondiale scoppiò mentre Chagall era in Russia. Nel 1916, il pittore ebbe la sua prima figlia, Ida.
Nel 1917 prese parte attiva alla rivoluzione russa: il ministro sovietico della cultura lo nominò Commissario dell'arte nelle regione di Vitebsk, dove fondò una scuola d'arte. Non ebbe tuttavia successo in politica nel governo soviet, e perdipiù entrò in contrasto con la sua stessa scuola (in cui militava El Lissitzky), che per motivi politici era conforme al suprematismo, assolutamente agli antipodi dello stile fresco ed "infantile" di Chagall. Nel 1920 si trasferì con la moglie a Mosca e poi a Parigi nel 1923. In questo periodo pubblicò le sue memorie in Yiddish, scritte inizialmente in lingua russa e poi tradotte in lingua francese dalla moglie Bella; scrisse anche articoli e poesie pubblicati in diverse riviste e, postumi, raccolti in forma di libro. Divenne cittadino francese nel 1937.
Durante l'occupazione nazista in Francia, nella seconda guerra mondiale, con la deportazione degli Ebrei e l'Olocausto, gli Chagall fuggirono da Parigi. Si nascosero presso Villa Air-Bel a Marsiglia e il giornalista americano Varian Fry li aiutò nella fuga verso la Spagna ed il Portogallo. Nel 1941 la famiglia Chagall si stabilì negli Stati Uniti, ove sbarcò il 22 giugno, giorno dell'invasione nazista della Russia.
Il 2 settembre 1944, Bella, compagna amatissima, soggetto frequente nei suoi dipinti e compagna di vita, morì per malattia. Due anni dopo, Chagall fece ritorno in Europa e nel 1949 si stabilì in Provenza.
Uscì dalla depressione dovuta alla morte della moglie quando conobbe Virginia Haggard, dalla quale ebbe un figlio. Fu anche aiutato dalle commissioni che ricevette per lavori per il teatro.
In questi anni intensi, riscoprì colori liberi e brillanti: le sue opere sono dedicate all'amore e alla gioia di vivere, con figure morbide e sinuose. Si cimentò anche con la scultura, la ceramica e il vetro.
Chagall si risposò nel 1952 con Valentina (detta "Vavà") Brodsky: viaggiò diverse volte in Grecia, nel 1957 si recò in Israele, dove nel 1960 creò una vetrata per la sinagoga dell'ospedale Hadassah Ein Kerem e nel 1966 progettò un affresco per il nuovo parlamento. Viaggerà anche in Russia dove sarà accolto trionfalmente, ma si rifiuterà di tornare nella natìa Vitebsk.
Durante la guerra dei sei giorni l'ospedale venne bombardato e le vetrate di Chagall rischiarono di essere distrutte: solo una venne danneggiata, mentre le altre vennero messe in salvo. In seguito a questo, Chagall scrisse una lettera dove - giustamente - diceva di essere preoccupato non per i suoi lavori ma per la salvezza di Israele.
Chagall morì a novantasette anni, a Saint-Paul de Vence, il 28 marzo 1985.
Stile
Chagall nei suoi lavori si ispirava alla vita popolare della Bielorussia e ritrasse numerosi episodi biblici che rispecchiano la sua cultura ebraica. Negli anni '60 e '70,

si occupò di progetti su larga scala che coinvolgevano aree pubbliche e importanti edifici religiosi e civili.
Le opere di Chagall si inseriscono in diverse categorie dell'arte contemporanea: prese parte ai movimenti parigini che precedettero la prima guerra mondiale e venne coinvolto nelle avanguardie. Tuttavia, rimase sempre ai margini di questi movimenti, compresi il cubismo e il fauvismo. Fu molto vicino alla Scuola di Parigi e ai suoi esponenti, come Amedeo Modigliani.
I suoi dipinti sono ricchi di riferimenti alla sua infanzia, anche se spesso preferì tralasciare i periodi più difficili. Riuscì a comunicare felicità e ottimismo tramite la scelta di colori vivaci e brillanti. Il mondo di Chagall era colorato, come se fosse visto attraverso una vetrata di una chiesa.
Opere
Le nozze (1910), Centre Pompidou, Parigi.
La modella (1910), Collezione privata
La nascita (1911), Collezione privata
Natura morta (1911), Tochigi Prefectural Museum of fine Arts, Utsunomiya, Giappone
Il violinista (1911), Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf.
Il villaggio russo dalla luna (1911), Collezione privata
Io e il mio paese (1911), The Museum of Modern Art, New York.
Pioggia (1911), Guggenheim, New York
Cucchiaiata di latte (1912)
Il violinista (1912-1913), Stedelijk Museum, Amsterdam
La donna incinta (1913), Stedelijk Museum, Amsterdam
L'acrobata (1914), Albright-Knox Art Gallery, Buffalo
Farmacia a Vitebsk (1914), Collezione privata
David di profilo (1914), Ateneum-Finnish National Gallery, Helsinki
Sopra Vitebsk (1914), Art Gallery of Ontario, Toronto
Gli innamorati in verde (1914-1915), Collezione privata
L'Ebreo in rosa (1915), Museo di Stato Russo, San Pietroburgo
Il poeta sdraiato (1915), galleria Tate Modern , Londra
Lo specchio (1915), Museo di Stato Russo, San Pietroburgo
Compleanno (1915), The Museum of Modern Art, New York.
Bella e Ida alla finestra (1916), Collezione privata
Bella con il colletto bianco (1917)
Dietro la casa (1917)
Le porte del cimitero (1917)
La passeggiata (1917-1918)
La casa blu (1917-1920)
Il mercante di bestiame (1922-1923)
Il violinista verde (1923)
Il guanto nero (1923-1948)
L'occhio verde (1926-1944)
La sposa dai due volti (1927)
Nudo sotto il tavolo (1928)
Natura morta alla finestra (1929)
Dieu crée l'homme (1930)
Gerusalemme (1931)
La fidanzata dal volto blu (1932-1960)
Nudo sopra Vitebsk (1933)
Solitudine (1933)
La sinagoga di Vilna (1935)
Resistenza (1937-1948)
Resurrezione (1937-1948)
Liberazione (1937-1952)
Crocifissione bianca (1938)
Al crepuscolo (1938-1943)
Sogno di una notte d'estate (1939)
La guerra (1943)
Il giocoliere (1943)
Crocifissione in giallo (1943)
Il matrimonio (1944)
Le luci del matrimonio (1945)
Notturno (1947)
Mosè riceve le tavole della legge (1950-1952)
Re Davide (1951)
La notte verde (1952)
Esodo (1952-1966)
La Bastiglia (1953)
Parigi tra le due rive (1953-1956)
Il passaggio del Mar Rosso (1955)
Autoritratto (1959-1960)
Il profeta Geremia (1968)
Les paques (1968)
Giobbe (1975)
La famiglia (1975-1976)
Il pittore e la sua fidanzata (1980)
Parigi dalla finestra
Nove vetrate decorate della Chiesa di Santo Stefano (Magonza)
"Les amants au ciel rouge" (1950)

The kiss

Michael Jackson Interviews at home

giovedì 2 luglio 2009

Testo Toto Africa


Toto IV (1982) > Africa



I hear the drums echoing tonight But she hears only whispers of some quiet conversation She's coming in 12:30 flight The moonlit wings reflect the stars that guide me towards salvation I stopped an old man along the way Hoping to find some long forgotten words or ancient melodies He turned to me as if to say , "Hurry boy, it's waiting there for you"
Chorus: It's gonna take a lot to drag me away from you There's nothing that a hundred men or more could ever do I bless the rains down in Africa Gonna take some time to do the things we never had
The wild dogs cry out in the night As they grow restless longing for some solitary company I know that I must do what's right As sure as Kilimanjaro rises like Olympus above the Serangetti I seek to cure what's deep inside, frightened of this thing that I've become
Chorus: It's gonna take...
Hurry boy, she's waiting there for you
Chorus: It's gonna take...


Sento l'eco di questa sera tamburi
Ma lei sente solo sussurri di alcuni conversazione tranquilla Lei è venuta in volo 12:30 Il chiaro di luna ali riflettono le stelle che mi guida verso la salvezza Mi sono fermato un vecchio lungo il percorso, Sperando di trovare alcune parole o lungo dimenticata ancinet melodie Egli si rivolse a me come a dire, Hurry boy, è attesa per voi

CORO: It's gonna prendere un sacco di trascinare via da te Non c'è nulla di meglio che un centinaio di uomini o più potrebbe mai fare Benedico le piogge in Africa Gonna prendere un po 'di tempo a fare cose che non ha mai avuto I cani selvatici gridare nella notte

Come crescono anelito inquieto per alcune società solitario So che devo fare ciò che è giusto Come sicuramente come Kilimanjaro sorge come Olympus sopra il Serangetti Io cerco di curare ciò che è profondo, paura di questa cosa che ho diventare CORO (Instrumental break) Affrettatevi ragazzo, lei è lì in attesa per voi It's gonna prendere un sacco di trascinare via da te Non c'è nulla di meglio che un centinaio di uomini o più potrebbe mai fare Benedico le piogge in Africa, ho passato alcuni piogge in Africa Benedico le piogge in Africa, ho passato alcuni piogge in Africa Benedico le piogge in Africa Gonna prendere un po 'di tempo a fare cose che non ha mai avuto

Toto - Africa

mercoledì 1 luglio 2009

Disegnare gli insetti . un'arte e una scienza

Il 20 aprile 2009 alle ore17.07 sarà inaugurata a Roma, presso la sede di Entomologia del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università “Sapienza”, la mostra dal titolo “Disegnare gli insetti: un’arte e una scienza”.Verranno esposte le opere – matite, chine, acquerelli, incisioni - di sedici autori contemporanei(di cui due scomparsi nel secolo scorso). Si è pensato di dare un taglio insolito a questo tipo di mostra, cercando di mettere in risalto da un lato le intenzioni artistiche, che spesso rimangono nascoste dietro la destinazione tecnico-scientifica delle opere, dall’altro di indagare gli aspetti psicologici e profondi del rapporto con gli insetti in coloro che si cimentano con il disegno entomologico. Ogni autore, infatti, espone insieme ai disegni un testo di considerazioni personali su questo tema, in molti casi corredato da immagini libere in grado di illustrarlo.
La mostra si terrà nei locali della sede di Entomologia, in Piazzale Valerio Massimo 6, Roma, dal 20 aprile al 18 luglio, con il seguente orario: lunedì-sabato, dalle 9.30 alle 13.30 e il martedì e il venerdì anche nel pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00.


Per informazioni: tel 06 44702813

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