giovedì 29 aprile 2010

Biografia - Egon Schile


Egon Schiele

Egon Schiele nacque nel 1890 a Tulln, in Austria. Figlio di un capostazione delle ferrovie dell'impero austro ungarico, a quindici anni restò orfano del padre che soffriva di disturbi mentali.Nel 1906 si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Vienna e nel 1907 conobbe Gustav Klimt che lo stimolò nel miglioramento della tecnica del segno e del contorno e lo introdusse nel Wiener Werkstätte (Vienna Workshop), fondato nel 1903. Schiele, che considerò Klimt suo padre spirituale, si formò anche nell'ambito della pittura di Hodler e sviluppò, ben


Egon Schiele Autoritratto, 1912
Matita, acquerello e tempera su carta

presto, uno stile del tutto personale. Nel 1909 lasciò l'Accademia di Vienna e fondò, con altri artisti, il Neukunstgruppe.
Nel 1912 fu accusato di aver sedotto una minorenne e, in seguito al ritrovamento di "disegni pornografici" nel suo appartamento, fu arrestato e detenuto per tre giorni. La dichiarata convivenza con la modella Wally Neuzil e i suoi dipinti e disegni di ragazze minorenni lo mantennero sempre ai margini dalla società tradizionale austriaca.

Nel 1915 sposò Edith Harms e, quattro giorni dopo il matrimonio, fu costretto ad arruolarsi, dopo aver tentato inutilmente di farsi assegnare il compito di artista ufficiale di guerra; inviato a Praga, fu assegnato al controllo dei prigionieri di guerra russi. Tornò a Vienna nel luglio dello stesso anno.

Grande rappresentante dell'espressionismo austriaco ed uno dei più brillanti disegnatori di tutti i tempi, Egon Schiele spinse fino a livelli drammatici l'erotismo moderato di Klimt, tanto che con Schiele, per la prima volta, entrò nella pittura la crudezza del sesso, fatta di nudi estremamente magri e sfiniti.
Vissuto gran parte della sua vita in miseria, nel 1918, sei mesi prima della morte, una grande retrospettiva, organizzata nell'ambito della Secessione Viennese, rivalutò la sua opera e l'originalità e l'incisività del suo segno, consacrandolo al successo.

Nell'autunno del 1918 la moglie, in stato di gravidanza, morì di febbre spagnola; tre giorni dopo, il 31 ottobre 1918, contagiato dalla stessa malattia, Egon Schiele si spense, a Vienna, a soli 28 anni.

Egon Schiele Agonia, 1912 Olio su tela

La secessione Viennese



La Secessione viennese ebbe inizio nel 1897, quando 19 studenti si staccarono dall’Accademia per formare l’Associazione degli Artisti Figurativi d’Austria, di lì a poco ribattezzata Secessione viennese.
I principali fautori furono l’architetto Joseph Olbrich ed il pittore Gustav Klimt. Quest’ultimo, eletto primo presidente della Secessione, ne divenne ben presto l’indiscussa guida spirituale. La sua attività, oltre che nel campo artistico, fu fondamentale sul versante organizzativo, sia per quanto riguarda l’organo portavoce del movimento, la rivista Ver Sacrum, che per l’allestimento delle numerose mostre del gruppo.
Anche la vicenda artistica della Secessione viennese è indissolubilmente legata a quella di Klimt. Sul piano tematico il pittore viennese attinse a piene mani dal Simbolismo francese, immergendo il realismo delle sue figure femminili in un’atmosfera magica e sontuosa, carica di riferimenti mitologici ed allegorici. Da un punto di vista tecnico si avvalse di uno spiccato linearismo, teso a dividere gli spazi in campiture, a loro volta decorate con materiali preziosi, primo tra tutti l’oro. Un linguaggio sofisticato e fortemente decorativo, memore tanto della solennità bizantina quanto della delicatezza dell’arte giapponese (Il Bacio, 1907, Palazzo Liechtenstein, Vienna).
Per quanto riguarda l’architettura della Secessione viennese, Il Palazzo della Secessione di Olbrich rappresenta un perfetto esempio, con i suoi spazi funzionali e la sua rigida impostazione su pianta quadrata. La Secessione promosse la contaminazione tra le arti ed annoverò al suo interno personaggi eclettici come Koloman Moser, designer che si distinse per le importanti innovazioni nella grafica del libro, Joseph Hoffmann, architetto ed arredatore che progettò l’atrio del Palazzo della Secessione, e Otto Wagner, prestigioso accademico che simpatizzò con le teorie secessioniste e ne abbracciò lo stile, soprattutto nella progettazione delle delicate strutture in ferro per la metropolitana di Vienna.

mercoledì 28 aprile 2010

Radicchio di Verona - pittrice Val Archer


Radicchio di Verona

Angel's Hair Pasta - pittrice Val Archer


Angel's Hair Pasta

Salami from Fabriano - pittrice Val Archer


Salami from Fabriano

Small Tomatoes and Daisy - pittrice Val Archer


Small Tomatoes and Daisy

Il Pandolce Antico - pittrice Val Archer


Il Pandolce Antico

Fresh Spinach With Cyclist Guiseppe - pittrice Val Archer


Fresh Spinach With Cyclist Guiseppe

Radircchio Varigato di Castelfranco - pittrice Val Archer


Radircchio Varigato di Castelfranco

Vegetables on Venetian Map - pittrice Val Archer


Vegetables on Venetian Map

Piselli - pittrice Val Archer


Piselli

Wild Beetroot - pittrice


Wild Beetroot

Eggs for Zabaglionr and Majolica Tilese - pittrice Val Archer

Eggs for Zabaglionr and Majolica Tilese


Robiola Cheese - pittrice Val Archer


Robiola Cheese

Dolci Sardi - pittrice Val Archer


Dolci Sardi

Aged Pecorino And Pane Carasau (carta da musica) - pittrice Val Archer

Aged Pecorino And Pane Carasau (carta da musica)

Fish From Golfo Paridiso For Ligurian Hish Soup - pittrice Val Archer


Fish From Golfo Paridiso For Ligurian Hish Soup

Yellow Zuccini on Otranto Mosaics - The Farming Months of the Year - - pittrice Val Archer

Yellow Zuccini on Otranto Mosaics - The Farming Months of the Year

Genovese Candied Fruitson Ligurian Brocade - pittrice Val Archer


Genovese Candied Fruitson Ligurian Brocade

Pane di Altamura - pittrice Val Archer


Pane di Altamura-

White Polenta- pittrice Val Archer

White Polenta

Venetian Dolci - pittrice Val Archer

Venetian Dolci


Gli Zucchini da Ugo - pittrice Val Archer



Gli Zucchini da Ugo







Rainbow Asparagus - pittrice Val Archer

Rainbow Asparagus









Olives on Otranto Mosaics - Decembre - pittrice Val Archer


Olives on Otranto Mosaics - Decembre -

Wedding Cake Cheese - pittrice Val Archer


Wedding Cake Cheese

San Danielle Ham - pittrice Val Archer

San Danielle Ham

Troffiette and Crozetti Pasta - pittrice Val Archer





Troffiette and Crozetti Pasta

Melon and San Danielle Prosciutto - pittrice Val Archer


Melon and San Danielle Prosciutto




A Mosaic of Spices - pittrice Val Archer


A Mosaic of Spices



Radish - pittrice Val Archer


Radish

Vine Tomatoes - pittrice Val Archer

Vine Tomatoes

The painter the cook and the art of cucina - acquarellista Val Archer

La passione di Saclà per il proprio paese e la volontà di diffondere la cultura del made in Italy ha ispirato la pubblicazione del libro “The Painter, the Cook and L’Arte di Saclà”. Un’opera unica nel suo genere che ha l’obiettivo di raccontare la ricchezza e le varietà gastronomiche italiane, presentata a Milano il 20 Novembre. Hanno partecipato alla presentazione del libro Edoardo Raspelli, noto critico enogastronomico, l’autrice italo-inglese Anna del Conte, esperta di cucina italiana e la pittrice Val Archer, che ha curato le illustrazioni del libro.
Vine Tomatoes
Il libro è il frutto di un tour attraverso sei regioni d’Italia alla ricerca di curiosità culinarie, produzioni tipiche e ricette della tradizione locale. Splendidi dipinti realizzati dalla pittrice Val Archer accompagnano le parole di Anna del Conte, come istantanee che racchiudono gli elementi più significativi del viaggio: illustrazioni di ortaggi, di
Melon and San Danielle Prosciutto
prodotti caratteristici e degli ingredienti della nostra cucina tipica.“Saclà è da sempre legata alle proprie origini e alla propria terra, per questo ha creduto fin dall’inizio in questo progetto per promuovere con un’iniziativa unica il vero made in Italy. Per la prima volta in un’opera si assiste al connubio di arte pittorica e arte culinaria, un libro di cucina in cui ricette e rarità gastronomiche sono accompagnate da originali raffigurazioni delle ottime materie prime che la terra ci offre” afferma Lorenzo Ercole, presidente di Saclà Italia.L’opera è dedicata a Secondo Pinin Ercole e Piera Campanella Ercole, i fondatori dell’azienda.

venerdì 23 aprile 2010

Lorenzo Da Ponte



Da Ponte, Lorenzo

Originario della comunità ebraica di Ceneda (oggi Vittorio Veneto), dove nacque nel 1749, Lorenzo Da Ponte si chiamava in verità Emanuele Conegliano, ma in seguito alla conversione del padre, tutta la famiglia prese il cognome del vescovo che l'aveva battezzata.
Trascorse la gioventù e la maturità a cercar fortuna in Europa, e in particolar modo a Vienna, dove grazie all'interessamento di Salieri ebbe l'opportunità di divenire poeta di corte. Da questo momento il suo nome è legato indissolubilmente a quello di Mozart. Il loro sodalizio vide Da Ponte impegnato nella stesura del libretto "Le nozze di Figaro", opera che ebbe un successo strepitoso.
Da questa loro collaborazione, scaturirono altri due capolavori: "Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni", rappresentata nel 1787, e "Così fan tutte", rappresentata nel 1790. L'unione con Mozart dovette cessare nel momento in cui Da Ponte, caduto in disgrazia a corte, fu costretto ad abbandonare Vienna, nel 1791.
Interessanti sono le sue "Memorie", pubblicate tra il 1823 e il 1827 e in stesura definitiva tra il 1829 e il 1830, nelle quali Da Ponte cercò di dare un'immagine imperturbabile di sé, anche se furono specchio d'indicibile dissimulazione. È tuttavia un libello, l'«Anti-da Ponte», a stroncare la vita professionale del poeta. Le "Cose dell'Abbate Da Ponte" (1790-91) sono l'ultimo accorato canto del cigno.
Tagliato fuori dal prestigioso ambiente viennese, circondato dall'invidia dei suoi rivali, Da Ponte finì i suoi giorni dimenticato da tutti; si trasferì in Inghilterra e di là in America dove morì a New York nel 1838.

venerdì 2 aprile 2010

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