Teatro Massimo Bellini de Catania
"Casta Diva" è il cantabile della cavatina della protagonista nella Norma di Vincenzo Bellini.È la pagina più celebre composta da Bellini. Il compositore francese Fromental Halévy dichiarò che avrebbe barattato tutta la sua musica per quest'aria.Si colloca nel numero 4 dello spartito, la "scena e cavatina" di Norma, dove costituisce la sezione cantabile, dopo il recitativo "Sediziose voci" e prima del tempo di mezzo "Fine al rito; e il sacro bosco" e della cabaletta "Ah! bello a me ritorna".Costituisce una preghiera che la sacerdotessa gallica eleva alla luna. È preceduta dalla didascalia:«[Norma] Falcia il vischio: le Sacerdotesse lo raccolgono in canestri di vimini. Norma si avanza, e stende le braccia al cielo. La luna splende in tutta la sua luce. Tutti si prostrano.»
"Casta Diva" è il cantabile della cavatina della protagonista nella Norma di Vincenzo Bellini.È la pagina più celebre composta da Bellini. Il compositore francese Fromental Halévy dichiarò che avrebbe barattato tutta la sua musica per quest'aria.Si colloca nel numero 4 dello spartito, la "scena e cavatina" di Norma, dove costituisce la sezione cantabile, dopo il recitativo "Sediziose voci" e prima del tempo di mezzo "Fine al rito; e il sacro bosco" e della cabaletta "Ah! bello a me ritorna".Costituisce una preghiera che la sacerdotessa gallica eleva alla luna. È preceduta dalla didascalia:«[Norma] Falcia il vischio: le Sacerdotesse lo raccolgono in canestri di vimini. Norma si avanza, e stende le braccia al cielo. La luna splende in tutta la sua luce. Tutti si prostrano.»
queste sacre antiche piante
a noi volgi il bel sembiante
senza nube e senza vel.
Tempra, o Diva,tempra tu de' cori ardenti a noi volgi il bel sembiante
senza nube e senza vel.
tempra ancor lo zelo audace
spargi in terra quella pace
che regnar tu fai nel ciel.
spargi in terra quella pace
che regnar tu fai nel ciel.
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