Fernando António Nogueira Pessoa: biografia
Fernando António Nogueira Pessoa, più semplicemente conosciuto come Fernando Pessoa, nasce a Lisbona il 13 giugno del 1888 da Madalena Pinheiro Nogueira e Joaquim de Seabra Pessoa, critico musicale d'un quotidiano cittadino.Orfano di padre dal 1893, trascorre la giovinezza nel Sud Africa, a seguito del secondo matrimonio contratto dalla madre nel 1895 col comandante Joào Miguel Rosa, console portoghese a Durban.Qui Fernando Pessoa compie tutti gli studi fino all'esame d'ammissione all'Università di Città del Capo. Nel 1905 ritorna a Lisbona per iscriversi al corso di filosofia della facoltà di lettere, ma, dopo una disastrosa avventura editoriale, si impiega come corrispondente di francese e inglese per varie ditte commerciali, impiego che manterrá, senza obblighi di orario, per tutta la vita. Nel 1913, dopo essere passato attraverso l'esperienza del Saudosismo di Teixeira de Pascoaes, lancia il "paulismo" che trova entusiastici riscontri negli scrittori della sua generazione. Nello stesso periodo inizia la collaborazione a varie riviste, come «A Aguia» e «Portugal Futurista», avendo al suo attivo letture significative, dedicate soprattutto ai romantici inglesi e a Baudelaire, e un'attività letteraria, iniziata quand'era ancora studente presso l'università di Città del Capo, consistente in prose e poesie scritte in inglese.Intorno al 1914 appaiono gli eteronimi Alberto Caeiro, Ricardo Reis e Álvaro de Campos, ma è dell'infanzia la comparsa del primo personaggio di fantasia, il Chevalier de Pas, attraverso il quale Fernando Pessoa "scrive lettere a se stesso", come è detto nella lettera dell'eteronomia a Casais Monteiro.Nel 1915 con Mário de Sá-Carneiro, Almada Negreiros, Armando Córtes-Rodriguez, Luis de Montalvor, Alfredo Pedro Guisado e altri, dà vita alla rivista d'avanguardia «Orpheu», che riprende esperienze futuriste, pauliste e cubiste; la rivista avrà vita breve, ma susciterà ampie polemiche, nell'ambiente letterario portoghese, aprendo prospettive inedite fino allora, all'evoluzione della poesia portoghese. Segue un periodo in cui Fernando Pessoa è attratto da interessi esoterici e teosofici che avranno una profonda influenza nell'opera ortonima.Ha inizio nel 1920 l'unica avventura sentimentale della sua vita. La donna, Ophelia Queiroz, è impiegata in una delle ditte di import e export per le quali Fernando Pessoa lavora. Il rapporto, dopo una pausa di alcuni anni, si interrompe definitivamente nel 1929.Nel 1926, in una intervista rilasciata a un giornale della capitale, dopo il colpo di stato militare che mette fine alla repubblica parlamentare e apre la via al regime salazariano, Fernando Pessoa comincia a esporre le sue teorie del «Quinto Impero», consistenti nell'attualizzazione delle profezie di Bandarra (il ciabattino di Trancoso) scritte nella prima metà del secolo XV, secondo le quali il re Don Sebástian, dato per morto nel 1578 nella battaglia di Alcazarquivir, sarebbe tornato anima e corpo, per instaurare un regno di giustizia e di pace. Si tratta del «Quinto Impero», alla cui realizzazione il Portogallo è predestinato. Questo Impero avrebbe avuto carattere esclusivamente culturale e non militare o politico come gli imperi classici del passato.Nel 1934 Pessoa pubblica «Mensagem», l'unica raccolta di versi in lingua portoghese curata personalmente dal poeta. La pubblicazione della sua opera infatti, che comprende scritti di teologia, occultismo, filosofia, politica, economia e altre discipline, avverrà quasi totalmente postuma; e mentre in vita eserciterà ben scarsa influenza la sua poesia sarà ampiamente imitata dai poeti delle generazioni successive.Il 30 novembre 1935, Fernando Pessoa muore in un ospedale di Lisbona, a seguito d'una crisi epatica, causata presumibilmente da abuso di alcool.Nel 1942 è stato pubblicato «Poesias de Fernando Pessoa». Seguiranno «Poesias de Álvaro de Campos» (1944), «Odes de Ricardo Reis» (1946), «Poemas de Alberto Caeiro» (1946), «Poemas dramaticos» (1952), «Poesias ineditas» (1955 e 1956), «Quadras ao gosto popular» (1965), «Novas poesias ineditas» (1937), «Poemas» inglese (con traduzioni di Jorge de Sena, Adolfo Casals Monteiro e José Blanc de Portugal, 1974), «Livro de Desassossego» (1982).
La maggior parte dell'opera di Pessoa Fernando (foto a lato), con la sola eccezione di testi sparsi in riviste, come la famosa Orpheu, non è stata pubblicata dal vivente di Pessoa, ma solo dopo la sua morte, ritrovata nel baule reso famoso in Italia da Antonio Tabucchi. La sola altra eccezione è Messaggio (Mensagem), un'opera difficile da classificare, che nel 1934 vinse un premio governativo di 5.000 escudos. Antonio Tabucchi, pisano nato nel 1943, è allevato nella casa dei nonni materni a Vecchiano, un borgo vicino. Durante gli anni dell'università, intraprende numerosi viaggi in Europa, sulle tracce degli autori incontrati nella ricca biblioteca dello zio materno. Antonio Tabucchi scopre Pessoa negli anni '70, quando andava ad ascoltare alcune lezioni alla Sorbona da libero auditore. Ha infatti occasione di acquistare alla Gare de Lyon una plaquette intitolata "Bureau de Tabacs" di Alvaro de Campos, uno degli eteronimi di Pessoa. Antonio Tabucchi è colpito da quest'opera, poiché in essa Pessoa esprime una lirica nuova, un insieme di teatro, riflessione, filosofia e racconto. Al suo ritorno a Pisa, comincia a frequentare un corso di portoghese, al fine di imparare la lingua di Pessoa. Tabucchi diventerà così traduttore, critico e studioso dell'opera di Pessoa. E' grazie a Tabucchi, attualmente professore ordinario presso l'Università di Siena, se oggi in Italia possiamo apprezzare Fernando Pessoa nelle sue grandi opere letterarie. Ricordiamo in particolare «Un baule pieno di gente. Scritti su Fernando Pessoa», indispensabile lettura per comprendere appieno il grande personaggio quale è stato Fernando Pessoa.
La maggior parte dell'opera di Pessoa Fernando (foto a lato), con la sola eccezione di testi sparsi in riviste, come la famosa Orpheu, non è stata pubblicata dal vivente di Pessoa, ma solo dopo la sua morte, ritrovata nel baule reso famoso in Italia da Antonio Tabucchi. La sola altra eccezione è Messaggio (Mensagem), un'opera difficile da classificare, che nel 1934 vinse un premio governativo di 5.000 escudos. Antonio Tabucchi, pisano nato nel 1943, è allevato nella casa dei nonni materni a Vecchiano, un borgo vicino. Durante gli anni dell'università, intraprende numerosi viaggi in Europa, sulle tracce degli autori incontrati nella ricca biblioteca dello zio materno. Antonio Tabucchi scopre Pessoa negli anni '70, quando andava ad ascoltare alcune lezioni alla Sorbona da libero auditore. Ha infatti occasione di acquistare alla Gare de Lyon una plaquette intitolata "Bureau de Tabacs" di Alvaro de Campos, uno degli eteronimi di Pessoa. Antonio Tabucchi è colpito da quest'opera, poiché in essa Pessoa esprime una lirica nuova, un insieme di teatro, riflessione, filosofia e racconto. Al suo ritorno a Pisa, comincia a frequentare un corso di portoghese, al fine di imparare la lingua di Pessoa. Tabucchi diventerà così traduttore, critico e studioso dell'opera di Pessoa. E' grazie a Tabucchi, attualmente professore ordinario presso l'Università di Siena, se oggi in Italia possiamo apprezzare Fernando Pessoa nelle sue grandi opere letterarie. Ricordiamo in particolare «Un baule pieno di gente. Scritti su Fernando Pessoa», indispensabile lettura per comprendere appieno il grande personaggio quale è stato Fernando Pessoa.
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