giovedì 24 luglio 2008

Poesie e filastrocche - Coccinella -

Poesie e filastrocche
Filastrocca della Coccinella

Che sembra finta da quanto è bella


Che a primavera, dovunque va, indossa solo vestiti a pois,che se sul braccio ne trovi una
puoi star sicuro che avrai fortuna!

La coccinella
Col vestito di broccato,
di perline ricamato,
intraprende l'ascensione
verso l'alto grattacielo
d'una bocca di leone.
Giunta al sommo del terrazzo,
vi s'affaccia sullo spiazzo,
guarda in basso, in mezzo all'erba.
la libellula superba,
il grillin, con lo sparato
dal colletto inamidato,
le formiche sparse in giro
alla cuspide dentata,e si dondola,
beata,
senz'avere il capogiro

mercoledì 16 luglio 2008

Flying Elephants Presents Part 2

Flying Elephants Presents Part I

Ashes and Snow- Feather to Fire

Fotografo - Gregory Colbert





























































Un tempo i cieli erano popolati di elefanti. Troppo pesanti per il volo, spesso urtavano le cime degli alberi, spaventando gli altri animali. Un giorno queste creature gentili decisero di rinunciare alle proprie ali e di trasferirsi sulla terra... le stelle che vediamo brillare nella notte sono elefanti che sognano: anche nel sonno tengono l'occhio spalancato per meglio vegliare su di noi.
Gregory Colbert

Le più antiche rappresentazioni di animali, nelle pitture rupestri di 30.000 anni fa, testimoniano una condizione remota del nostro mondo.C'è stato infatti un tempo in cui gli umani riconoscevano la loro natura animale, un tempo in cui essi occupavano ancora un posto all'interno dell'ordine naturale invece di tentare di dominarlo.Documentari, film e altri media cercano oggi di ricordarci che cosa si sta perdendo. Ma cos'è che è andato realmente perduto? Forse la scomparsa di specie meravigliose o della biodiversità? Oppure qualcos'altro che va oltre questo? Forse ciò di cui abbiamo bisogno è ricordarci che stiamo anche perdendo la capacità di riconoscere la sensibilità poetica che possiedono alcuni dei più maestosi capolavori della natura - elefanti, balene, lamantini, falchi, giraffe e rinoceronti. Eliminando la naturale biodiversità, stiamo riducendo un'orchestra al solo suono dei tamburi, impoverendo inesorabilmente la nostra stessa specie.Fin dai tempi della Roma antica gli uomini si sono divertiti ad osservare le evoluzioni degli elefanti sulle piste circensi, riducendo un magnifico animale ad una triste forma di spettacolo. Tuttavia il senso naturale del ritmo, l'innato comportamento sociale, la sensibilità al suono e al movimento che l'elefante possiede possono essere visti in un modo completamente diverso. Gregory Colbert ha trascorso otto anni a filmare e fotografare in India, Burma, Sri Lanka, Tailandia, Egitto, Isole Dominica e Tonga e ha creato una meditazione sulla superba dignità e sulla sensibilità poetica degli elefanti.Compagni dell'uomo nella danza, tanto sulla terra che nell'acqua, gli elefanti rivelano così per la prima volta il loro naturale, non addomesticato, senso del sublime. Gli elefanti non riproducono passi di danza ma ne diventano l'essenza stessa.Balene, lamantini, ibis, gru, aquile e falchi si uniscono al balletto, seguendo una sceneggiatura basata su un epistolario di 365 lettere tra un uomo e la sua amata. Il tono lirico della colonna sonora, composta da diverse tribù indigene, ne accentua il carattere quasi sacrale."Ashes and Snow" mette insieme uomini e animali in un modo mai visto prima. Tuttavia non si tratta di un filmato naturalistico né di una performance tecnologica, ma del risultato di una paziente ed amorevole esplorazione sulla natura artistica ed espressiva degli animali osservati nel loro stato naturale, e sulla loro capacità di interagire con l'uomo. Una ricerca artistica in grado di riportare l'uomo ad uno stato di grazia, nel quale egli non è più rappresentato come appartenente alla specie umana ma come membro della più vasta famiglia animale.La prima BiAnimale sarà inaugurata a Venezia il 6 Aprile 2002 con la mostra di Gregory Colbert "Ashes and Snow". Per tre mesi Venezia, città d'arte e di architettura creata dall'uomo, sarà trasformata in una città incantata immersa nella natura. Per la prima volta i 13.000 mq. espositivi dell'Arsenale saranno interamente dedicati ad un unico artista. Le opere di Colbert, fotografie di grande formato (la maggior parte delle opere misura 2 x 3 m), stampate su carta giapponese fatta a mano, saranno appese ai muri degli edifici rinascimentali dell'Arsenale - Corderie, Artiglierie e Gaggiandre. "Ashes and Snow" è un sogno condiviso. Numerosi collezionisti, sparsi in tutto il mondo, hanno acquistato le opere di Colbert, consentendo così di finanziare le ventisette spedizioni necessarie alla realizzazione del progetto. Per proteggerne l'integrità e lo spirito artistico, non sono state accettate sponsorizzazioni commerciali. Nessuna anticipazione è stata offerta al pubblico o alla stampa, cosicché quando le immagini saranno svelate costituiranno una sorpresa assoluta. Chi non potrà recarsi a Venezia, potrà scoprirle attraverso il catalogo che sarà diffuso simultaneamente in tutto il mondo.La conservazione dei capolavori non dovrebbe essere limitata alle mura dei musei. BiAnimale si propone di sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti della conservazione della natura creando un ponte tra scienze naturali e discipline artistiche. Come il nome suggerisce, BiAnimale è un evento biennale che intende celebrare l'interazione tra uomo e natura. La Fondazione BiAnimale è stata costituita per dar vita e sostenere progetti futuri. Nel 2004 la seconda BiAnimale inviterà altri artisti, musicisti, coreografi e scienziati a percorrere il sentiero che Venezia avrà tracciato.BiAnimale vuole cambiare il nostro modo di sentire e di vedere, con la speranza di modificare il nostro modo di agire. Nel nostro mondo, sempre più veloce e meccanizzato, c'è bisogno di comprendere appieno la nostra comune appartenenza al mondo animale. Tale consapevolezza ci aiuterà a trovare l'empatia e la saggezza necessarie per imparare di nuovo ad interagire pacificamente in un mondo che un tempo era uno.

lunedì 7 luglio 2008

Marc Chagall



Marc Chagall
Marc Chagall nasce a Vitebsk (Bielorussia) il 7 luglio 1887 da una famiglia di religione ebraica lituana di stretta osservanza, matura la sua prima formazione artistica San Pietroburgo: insoddisfatto dal clima culturale russo e affascinato dall'arte occidentale di Cézanne e Matisse, nel 1910 decide di trasferirsi a Parigi e lì rimane fino al 1914. In questo periodo, domicilia in un atelier del Passaggio Danzica, dove vivono anche Soutine e Modigliani. Partecipa a numerose esposizioni, come il Salon des Indepéndents e il Salon d'Automne. E' questa la stagione in cui dipinge alcune delle sue opere più famose, come A la Rusie, a les ânes, at aux autres, Le peintre et sa fiancée, Le Violiniste. In Francia, dove entra in contatto con artisti e uomini di cultura, vive una stagione felicissima, nella quale nascono i suoi primi capolavori: solo parzialmente influenzati dal cubismo, in quegli anni movimento dominante nell'arte parigina, essi rivelano già quell'interesse totalizzante per il lato invisibile, spirituale e illogico della realtà che sarà la cifra stilistica costante della sua intera produzione. Dopo la sua prima personale a Berlino, nel 1914, ritorna a Vitebsk dove sposa Bella, conosciuta nel 1909. Apprezzato dalla nuova nomenclatura russa, Chagall diviene direttore della nuova Accademia di Vitebsk e gli viene dedicata una sala all'Hermitage di San Pietroburgo.In Russia, dopo la Rivoluzione d'ottobre Chagall apre una scuola d'arte a Vitebsk, presto abbandonata per trasferirsi a Mosca: nella capitale realizza la decorazione del Teatro Ebraico (1919-20), impresa che è considerata tra i suoi maggiori capolavori. Nel 1922, grazie all'aiuto dell'ambasciatore lituano a Mosca, riesce a lasciare la Russia per trasferirsi prima a Berlino, poi a Parigi. La capitale francese è la città nella quale sceglie di stabilirsi, e in Francia rimarrà, salvo una parentesi americana, fino al termine della sua vita. Nel maggio del 1920 si trasferisce a Mosca, dove rimane fino al 1922, anno in cui si trasferisce a Berlino. L'anno seguente eccolo di nuovo a Parigi. Qui si incontra con Ambroise Vollard e per lui esegue le incisioni per le Anime morte di Gogol e per le Favole di La Fontaine.Tra il 1925 e il 1932 Chagall si dedica particolarmente al lavoro su carta: realizza tempere, acquarelli e soprattutto incisioni destinate a culminare nel celebre ciclo di illustrazioni per la Bibbia. Nel corso degli anni Trenta ottiene i più prestigiosi riconoscimenti europei, mentre a partire dal 1941 (l'anno nel quale, costretto dalla guerra, l'artista abbandona Parigi per emigrare negli Stati Uniti) anche i musei e l'opinione pubblica d'oltreoceano cominciano a tributargli enormi onori. Al termine della guerra, Chagall torna stabilmente in Francia, a Vence, dove vive anni particolarmente fecondi, durante i quali si dedica anche alla ceramica e alla scultura.La sua opera, intrisa di uno spiritualismo che rivela una matrice insieme russa ed ebraica, costituisce l'espressione visiva di un ricchissimo mondo interiore: un fantasmagorico universo di emozioni, un caleidoscopio d'immagini reali e fantastiche, talvolta velato da un lirismo nostalgico, che sembra nascere quasi spontaneamente dal pennello. Il suo linguaggio atemporale, eterno come l'animo dell'uomo e la poesia dello spirito, riesce più di ogni altro a raccontare i sogni e a dare un volto alle speranze.Durante la seconda guerra mondiale, Chagall emigra negli Stati Uniti per problemi razziali, dal 1941 al 1948. Tornato in Francia, partecipa alla XXV Biennale, dove riceve il premio per l'incisione, con alcune tavole della Bibbia - non ancora edita - e si trasferisce nel 1950 a Vence. Nel 1955, inizia in forma organica il ciclo di opere pittoriche di una certa misura, in un certo modo inaugurato da La Bibbia incisa e dai bozzetti preparatori, sul Messaggio biblico, che confluisce nel Museo Nazionale Messaggio Biblico di Nizza, a lui dedicato. Marc Chagall muore il 28 marzo 1985, a Saint Paul de Vence.Tavola sinottica1887Marc Chagall nasce a Vitebsk, (Bielorussia), in una modesta famiglia ebrea. 1906Alla fine degli studi dell'obbligo frequenta l'atelier del pittore Jehouda Pen, lavorando parallelamente come apprendista "ritoccatore" nello studio di un fotografo.
1907-1909
Parte per San Pietroburgo, ma il soggiorno si rivela duro e difficile a causa delle precarie condizioni economiche. Riesce tuttavia a ottenere la residenza, così da potersi iscrivere alla Società imperiale per la promozione delle Belle Arti. Non soddisfatto, l'anno dopo abbandona l'istituto per iscriversi alla scuola d'arte Zvantseva, come allievo di Léon Bakst. Qualche mese dopo il mecenate Vinaver gli offre una rendita mensile che gli consente di proseguire gli studi a Parigi.1910-1913Nella capitale francese Chagall non solo entra in contatto con le coeve e recenti correnti d'avanguardia, ma grazie alle visite ai musei e alle gallerie parigine ha l'occasione di ammirare Renoir e gli Impressionisti, van Gogh, Gauguin, Matisse, Rembrandt, Gericault. Nell'inverno del 1911 si trasferisce alla Ruche, "l'alveare", sede di atelier di numerosi artisti, dove incontra personaggi del calibro di Modigliani, Soutine, Léger, Archipenko. È proprio qui che realizza i primi capolavori, nei quali richiami ai cubisti e ai fauves si fondono a elementi tradizionali della cultura russa ed ebraica. Più volte partecipa al Salon d'Automne e al Salon des Indépendants. 1914-1921Nel 1914 ha luogo a Berlino la sua prima mostra personale. Lo scoppio della prima guerra mondiale lo sorprende però in Russia, dove è costretto a rimanere fino al 1922. Sono questi anni estremamente ricchi, sia dal punto di vista familiare (sposa l'amata Bella Rosenfeld e nel 1916 nasce la loro unica figlia Ida) sia artistico: tornato a Vitebsk, Chagall si dedica infatti alla realizzazione di alcune delle sue più famose serie: "Vitebsk", "gli Ebrei", "gli Innamorati". La Rivoluzione d'ottobre lo vede sostenitore entusiasta e attivo protagonista in ambito culturale in qualità di Commissario governativo per le Belle Arti. Fonda inoltre un'Accademia a Vitebsk dove tuttavia forti opposizioni con Malevitch lo spingono a lasciare definitivamente la città natale per Mosca, dove si dedica alla realizzazione di decori, costumi e scenografie per il Teatro Ebraico Kamerny.1922-1930Nell'estate lascia la Russia per recarsi, dapprima, a Berlino e, successivamente, a Parigi, dove si trasferisce con la famiglia. Il mercante-gallerista Ambroise Vollard gli propone la realizzazione di importanti cicli grafici: l'illustrazione delle "Anime morte" di Gogol, delle "Favole" di La Fontaine e della "Bibbia", progetti che Chagall accetta con entusiasmo.
1931-1937
Su invito di Dizengoff, fondatore di Tel Aviv, Chagall si reca in Palestina dove, oltre ad una serie di gouaches per la Bibbia, realizza dipinti sui principali luoghi della fede ebraica. In questi anni viaggia molto in tutta Europa (Italia, Olanda, Inghilterra e Spagna) e in alcuni tra i principali musei del mondo vengono organizzate sue mostre personali. Tuttavia a Mannheim, e successivamente in tutti i musei tedeschi, i nazisti requisiscono e bruciano pubblicamente le opere di Chagall.

1938-1941
Finalmente ottiene la cittadinanza francese. Lo scoppio della seconda guerra mondiale e l'evoluzione degli avvenimenti politici lo spingono a recarsi, in un primo momento, nel Sud della Loira e, in seguito, a lasciare l'Europa accettando la proposta di Varian Fry di trasferirsi in America, con l'intera famiglia, nel giugno 1941. A New York ritrova molti amici, esuli come lui: Calder, Masson, Léger, Mondrian, Bréton.1942-1944Realizza molti lavori per il Ballet Theatre di New York tra cui scenografie e costumi del balletto "Aleko" messo in scena da Massine. Nel 1944 muore sua moglie Bella; il dolore per questa perdita impedisce a Chagall di lavorare per parecchi mesi.1945-1947Grazie alla figlia Ida ritrova lo stimolo per tornare a dipingere e a lavorare per il teatro: realizza infatti scenografie e costumi per "L'Uccello di Fuoco" di Stravinskij (1945) e inizia le litografie per "Mille e una notte". Molte sono le prestigiose sedi espositive che dedicano ampi omaggi alla sua opera: il MOMA di New York, l'Art Institute di Chicago, il Musée national d'art moderne di Parigi, lo Stedelijk di Amsterdam, la Tate Gallery di Londra e il Kunsthaus di Zurigo. 1948-1958In agosto torna definitivamente in Francia, dove l'editore Tériade gli propone di illustrare "Daphnis et Chloé". Nel 1948 vince il Gran Premio per l'Incisione alla XXV Biennale di Venezia e nel 1949 si trasferisce a Vence, in Provenza. È qui che inizia a dedicarsi a nuovi mezzi espressivi: ceramica, scultura, mosaico, vetrata e grafica, soprattutto litografie. Nel 1952 sposa la russa Valentine (Vava) Brodsky, mentre all'interno della sua opera particolare attenzione è rivolta al dato monumentale.1959-1972Ormai in tutto il mondo Chagall lascia segni tangibili: ne sono testimonianza, solo per citarne alcuni, le vetrate per la sinagoga dell'Ospedale Hadassah a Gerusalemme e per la cattedrale di Metz, i decori per l'Opera di Parigi, le vetrate per le Nazioni Unite a New York e per la chiesa Fraumünster di Zurigo. Si dedica ancora al mondo del teatro (realizzando, ad esempio, pitture murali, scenografie e costumi del "Flauto Magico" di Mozart per l'inaugurazione del Metropolitan di New York) e ai cicli litografici (tra cui spicca la serie dell'"Esodo"). Nel 1967 decide di donare allo stato francese diciassette tele monumentali del "Messaggio Biblico" e nel 1972 accetta di illustrare con delle litografie l'"Odissea" di Omero.1973-1981Nel 1973 viene inaugurato il "Musée national Message Biblique Marc Chagall" di Nizza, il solo museo nazionale in Francia interamente consacrato ad un artista vivente. Lo stesso anno torna, per la prima volta dopo la partenza nel 1922, in Russia, per una sua mostra alla Galleria Tretiakov di Mosca. In quell'occasione firma, dopo 50 anni, i pannelli ivi custoditi del "Teatro ebraico". Nel gennaio 1978 riceve dal Presidente della Repubblica Francese Giscard d'Estaing la Grande Croce della Legione d'Onore, la più alta onorificenza francese1982-1984

Molte sono le mostre di Chagall in tutto il mondo: a Parigi, New York, Zurigo e Stoccolma. Ulteriori 3 grandi esposizioni celebrano nel 1984 il 97° compleanno dell'artista: al Centre Georges Pompidou di Parigi, alla Fondation Maeght di Saint-Paul e al Musée national Message Biblique di Nizza. Ma, nonostante continui ancora a lavorare tutti i giorni, la sua salute inizia lentamente a peggiorare.1985Marc Chagall muore il 28 marzo, all'età di 97 anni.